PINOCCHIO Novità 2018
le storie cantate
Uno spettacolo originalissimo di Teatro-Musica
di Ambrogio Sparagna
con le maschere e burattini di Maurizio Stammati
gli strumenti musicali di Erasmo Treglia,
Alessia Salvucci, Marco Iamele
i canti e le storie di Ambrogio Sparagna
Quante favole musicali ci sono dietro l’avventura del più famoso burattino del mondo? Da quali racconti popolari arrivano quei fantastici personaggi che danno vita alla sua storia e alle melodie?
A “cantarcene quattro”, un musicante d’eccezione come il Maestro Ambrogio Sparagna che con il suo trio di musici composto da “Bellicapelli” e “Ciaramello”, ci accompagna tra melodie e parole della tradizione italiana con il suo organetto e gli strumenti musicali curiosi della compagnia.
Ma al centro della scena con burattini, naso lungo e orecchie d’asino, bacchetta magica e denti di balena, c’è la poliedrica maschera di Maurizio Stammati, attore e marionettista dalle mille sfumature che muove abile i fili della favola insieme al fido scudiero Erasmo Treglia con i suoi personaggi buffi che popolano il palcoscenico.
Riuscirà Pinocchio a superare tutte le prove e a diventare un bambino?
Dobbiamo scoprirlo insieme ascoltando bene quella canzone popolare in cui il Maestro Ambrogio Sparagna comincia così:
“Questo è il canto di Pinocchio,
burattino che non aveva uno specchio.
Così suo padre lavorò parecchio,
incominciò da giovane e poi diventò vecchio…”.
Ma il nostro eccezionale raccontastorie ne conosce molte altre, tutte da ascoltare, dalla prima nota all’ultimo sogno.
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TRILLILLI’ NEL PAESE CON LE ALI
Un viaggio avventuroso alla ricerca della scatola che suona
Ambrogio Sparagna e Anna Rita Colaianni hanno deciso di usare anche la scrittura per divulgare la musica e i racconti della tradizionale orale dando vita ad un appassionante libro di narrativa.
Nasce così Trillillì nel paese con le ali, edito dall’Accademia Nazionale di Santa Cecilia nella collana i gusci, una fiaba, non solo per ragazzi, che ci porta alla conoscenza degli strumenti musicali della tradizione popolare attraverso un viaggio avventuroso. Nel Paese senza nome, dopo il terribile terremoto tutto è cambiato: la gente è triste e i giovani sono andati a vivere altrove. Ma un giorno arriva un viandante che tra la sua mercanzia ha un organetto: uno strumento capace di riportare l’allegria e forse la felicità tra gli abitanti del paese.Tanti i personaggi che fanno parte di questa storia fra cui spiccano il giovane Trillillì, che cercherà di riportare l’allegria e la felicità nel suo paese tramite la musica, la bella Nerina, il giovane costruttore e suonatore di flauti di canna Ficosecco, lo zampognaro anziano Carmine e suo nipote Diamante, virtuoso di ciaramella. Tutti speciali protagonisti di questo avventuroso viaggio alla scoperta della vita. Il libro è corredato di 22 illustrazioni realizzate da Alessandro Ferraro e di un cd allegato dove sono raccolti undici brani, cantati e suonati dai solisti dell’Orchestra Popolare Italiana con strumenti tipici della nostra tradizione fra cui organetto, flauti di canna, zampogna, ciaramella, tamburelli, acciarini e tanti altri. Dal libro appena pubblicato Ambrogio Sparagna ne ha tratto uno spettacolo originale che debutta il 21 Febbraio 2014 nell’ambito della Stagione dell’Accademia di Santa Cecilia in Sala Sinopoli con due recite, la mattina alle 10.30 e la sera alle 20.30.
In scena l’Orchestra Popolare Italiana propone le musiche originali di Ambrogio Sparagna contenute nel cd del libro alternandosi con le voci recitanti di Anna Rita Colaianni e Gianni Iacobacci che propongono alcuni passi del racconto. L’immagini di Alessandro Ferraro, proiettate sul grande schermo della Sala Sinopoli, fanno da sfondo allo svolgimento della narrazione.
FRA FRE FRO
Canti, Conte e Burattini
Teatro musicale e Burattini di Maurizio Stammati
Fra Fre Fro racconta le divertenti avventure di Pulcinella Citrullo e del nobile don Nicola Pacchesicco, il quale innamoratosi della bella Teresina, fidanzata di Pulcinella, tenta con tutti i mezzi che ha disposizione di eliminare il suo rivale.
Ne nasce così una farsa che attraversa tutta la favola musicale e che tinge la trama narrativa e la scrittura orchestrale di colori e modalità espressive tipiche del teatro popolare, con una serie di situazioni surreali di grande comicità culminanti in un finale esilarante.