Venerdì 17 – Teatro Studio Borgna ore 21
BandAdriatica
presenta
Babilonia
Feat.
Javier Girotto
Massimo Carrano
L’Adriatico è una “Babilonia” di lingue e culture e BandAdriatica ne ha percorso le rotte per trovare tradizioni che comunicano fra loro grazie a fonemi ancestrali. In una straordinaria avventura musicale: qualche tempo fa i componenti della banda si sono imbarcati sul veliero “Idea 2” che li ha condotti nei porti delle due sponde dell’Adriatico dove hanno incontrato importanti numerosi altri artisti con i quali sono state composte le musiche poi diventate il nuovo repertorio adriatico. Da Venezia a Capodistria, da Dubrovnik a Durazzo fino a Otranto, “Idea 2” continua idealmente a mettere in comunicazione tra loro dei musicisti-marinai che raccontano in musica le proprie esperienze di viaggio, come se fosse una continua Babilonia di melodie e ritmi. “Babilonia” è anche il titolo del nuovo CD di Bandadriatica, edito dalla Finisterre e prodotto grazie al sostegno di Puglia Sounds Record.
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Babilonia è il titolo del quarto lavoro discografico della Bandadriatica, prodotto da Finisterre, promosso con il sostegno di Puglia Sounds Record e distribuito in Italia e all’estero da Felmay. La presentazione ufficiale sarà ospitata venerdì 17 aprile (ore 21) dal Teatro Studio Borgna dell’Auditorium Parco della Musica di Roma con la partecipazione del sassofonista Javier Girotto e del percussionista Massimo Carrano.
L’ensemble salentino, guidato dall’organettista e cantante Claudio Prima, negli ultimi anni ha centrato la sua ricerca sulle origini delle musiche del Mare Adriatico. In questo cd spinge il suo sguardo fino alla Turchia, al Libano e all’Armenia. La Bandadriatica veleggia a Oriente per individuare i tratti comuni delle diverse tradizioni e, come di consueto, per riscrivere la musica tradizionale, con numerosi brani inediti nei testi e nelle musiche, filtrando il tessuto creato dai fili delle diverse tradizioni incontrate e ritradotte con la propria sensibilità. Babilonia è, infatti, incontro di culture, sfida della comunicazione. L’Adriatico è da sempre una Babilonia di lingue e culture e la BandAdriatica ha percorso le rotte dell’incomunicabilità per ritrovare tradizioni che parlano fra loro grazie a fonemi ancestrali. Questa volta la navigazione tocca gli estremi lembi del Mediterraneo: l’incontro con i musicisti libanesi, turchi, armeni (Rony Barrak, Burhan Ocal, Nure Dlovani, Deniz Koseoglu) ha confermato l’opportunità concreta di un dialogo fra culture diverse, provenienti da regioni del mondo che hanno in comune tradizioni e ritualità. Le musiche del Sud Italia, rappresentate dal dialetto salentino, a guisa di lingua arcaica, per mezzo dell’Est Europa, giungono in Turchia, in un percorso a ritroso che indaga le origini della musica adriatica. Nel cd confluiscono generi e lingue diverse, armonizzati dal desiderio di superamento del concetto di confine geografico e musicale. Dodici composizioni inedite mescolano musica tradizionale salentina e mediorientale, new balkan e afro, sfidando i confini di genere. Il primo singolo che dà il titolo all’album parla della possibilità concreta di trasformare la nostra percezione del concetto di diversità culturale.
«Nel tempo della divisione e della confusione, nella Babilonia moderna dell’incomunicabilità e del razzismo, la musica rende possibile la comprensione e lo scambio, praticando l’idea di appartenenza alla stessa storia, la storia dei popoli straordinari che hanno reso grande il Mar Mediterraneo», sottolinea Claudio Prima.
L’ensemble composto da Claudio Prima (organetto, voce), Emanuele Coluccia (sax contralto), Vincenzo Grasso (clarinetto, sax tenore), Andrea Perrone (tromba), Gaetano Carrozzo (trombone), Morris Pellizzari (chitarre, kamalè ngonì, saz), Giuseppe Spedicato (basso elettrico, tuba), Ovidio Venturoso (batteria, cajon) ospita Rony Barrak (percussioni), Deniz Koseoglu (saz), Nure Dlovani (violino), Enza Pagliara e Rachele Andrioli (voce), Roberto Chiga (tamburello).