URA su “Il Giornale della Musica”

Lontano dalle produzioni di musica salentina “da esportazione” a cui siamo abituati, si colloca questo bel progetto in duo fra la cantante Maria Mazzotta e il violoncellista Redi Hasa. La prima è vocalist nota per aver lavorato con numerosi gruppi di aria salentina (a partire da da Nuovo Canzoniere Greganico Salentino, di cui è tutt’ora parte attiva). Il secondo, albanese di nascita, musicista classico di formazione, è uno di quei richiestissimi “turnisti di lusso”, responsabile in prima persona, o nel backstage, del suono e degli arrangiamenti di molti dischi della nuova scena pugliese. Se i duetti voce-strumento ad arco non sono certo una novità (anche se non così spesso sono stati impiegati per indagare le pieghe ritmiche e melodiche di tradizioni popolari), questo URA riesce perfettamente nel suo intento. Pochi gli strappi alla regola minimale del duo (giusto le percussioni in alcuni pezzi), ma le possibilità espressive sono estese a dismisura da un intelligente uso di loop station e effetti. Il violoncello ora si doppia su riff di sapore balcanico, ora risponde alla voce, o apre spazi di musica quasi-classica, o ancora sceglie originali giochi ritmici. La voce approccia con coraggio una selezione di brani ormai “evergreen” della world music, da “Ederlezi” a “Cicerenella”, con particolare attenzione all’Est Europa (“Dumbala Dumba” dalla Romania, “Krivo horo” dalla Bulgaria…).

JT